La storia

Fondata nel 1932 da un piccolo gruppo di appassionati, tra i quali Vittorio Valletta, Edoardo Agnelli ed il col. Adriano Lanza che ne fu il primo presidente, la Società ebbe la sua prima sede presso “Maneggio Gallina”.

Questa soluzione si dimostrò inadeguata cosi nel 1938 si realizzò la nuova sede in Corso M. D’Azeglio, dove sorge il liceo Alfieri, ma successivamente l’espansione urbanistica rese limitata l’attività.

Nella stessa sede nell’anno 1959 si costruisce l’associazione denominata “Società Ippica Torinese” e viene nominato presidente il marchese Carlo Pallavicino di Ceva.

Nel 1961 la SIT trasferisce la sua sede nel Comune di Nichelino, in strada Cacciatori, costruita secondo i progetti degli architetti Aimaro D’Isola e Roberto Gabetti.

 

La presente urbanizzazione della zona industriale di Nichelino, iniziata nei primi anni ’90, ha coinvolto la struttura della SIT, rendendo nuovamente necessario il trasferimento in un contesto più consono.

Nel settembre del 2016 è stata inaugurata la nuova sede ad Orbassano, su progetto degli architetti Luca e Marina De Abate, collocata in un’ampia area verde limitrofa al parco di Stupinigi.

L’attuale struttura, in grado di ospitare 100 cavalli comprende: 2 campi esterni e 2 maneggi coperti, club-house, ristorante e bar, servizi per i soci e per le scuole.

 

La SIT è un punto di riferimento per l’equitazione a Torino, e qui sono nate alcune delle leggende italiane dell’equitazione.

Uno dei primi cavalieri di rilievo, che iniziò a montare giovanissimo alla SIT, è Paolo Angioni;  partecipò a due edizioni delle Olimpiadi e di una ne fu vincitore a squadre nel concorso completo.

Altro nome di importanza è Lalla Novo, oltre che notevole amazzone della storia dell’equitazione italiana, lei fece anche parte della gestione tecnica della SIT.

Sul fronte del dressage spicca il nome di Daria Camilla Fantoni, che rappresentò l’Italia in ben tre Olimpiadi.

Altri cavalieri che onorarono la Società Ippica Torinese furono Massimo Grossato, che iniziò a montare presso la SIT, Mario Marocco e Filiberto Bertero; per quanto riguarda la gestione tecnica, si sono susseguiti nomi di rilevanza nazionale ed internazionale. Attualmente i responsabili del settore tecnico sono Nicolas Giordano e Debora Bin Olivetti.

L’odierno presidente della SIT, il dottor Maurizio Gili, affascinato dalla Società, si prestò a scrivere un libro “LA SOCIETA’ IPPICA TORINESE: la storia, le memorie, i luoghi”.

Tale libro riporta il vero scopo della SIT: un’istruzione che vuole conciliare il valore dello sport con l’amicizia e la crescita personale; occupandosi di formare, così, donne e uomini di cavalli.